Congresso Nazionale Forense, un ' occasione perduta
Due parole, a mente fredda, sul Congresso Nazionale Forense che ha richiamato a Catania dal 4 al 6 ottobre oltre 600 delegati e varie centinaia di altri iscritti a vario titolo. E' stato un evento che i presenti ricorderanno piu per le avverse condizioni meteorologiche e naturali (tre giorni di bombe d'acqua ed uno di terremoto) che per i suoi contenuti. Il Congresso ha avuto come tema principale l ' avvocato nella Costituzione, ampiamente anticipato nei lavori preparatori e nelle comunicazioni mediatiche ed era chiamato ad affrontare anche altri temi, piu concreti, attuali e reali, quali le societa professionali, la fiscalita, l'innovazione tecnologica, la riforma del processo, la monocommittenza, etc. A conti fatti diciamo che dell'inserimento dell'avvocato nella costituzione si e' parlato molto, forse anche troppo, mentre certamente troppo poco si e' parlato degli altri argomenti, relegati a spazi ristretti e soprattutto senza consentire una partecipazione adeguata ai delegati e alle associazioni. In altri termini, e' mancata la possibilita' di un vero confronto che potesse far effettivamente capire cosa pensasse la base dell'avvocatura di questioni determinanti per il suo futuro. Ma che sarebbe stato un Congresso "ingessato", senza grandi opportunita' di approfondimenti ed elaborazioni lo si era detto e scritto nei commenti della vigilia, le modalita' organizzative non lasciavano dubbi in proposito. E' stato un Congresso molto autocelebrativo, una passerella per i personaggi di sempre, che ha limitato al massimo l'espressione di voci non allineate. Momenti di interesse ce ne sono stati soprattutto nella sessione dedicata al ruolo della giurisdizione nella composizione dei conflitti nella societa' contemporanea ed all'avvento della predittivita', con riflessioni preoccupanti su quello che potra' essere il sistema giustizia negli anni a venire. Tutto sommato e' stata un'occasione perduta dall'avvocatura sia per guardarsi dentro, quanto per cercare di comprendere quale potra' essere il futuro che l'aspetta.