Geografia giudiziaria: ancora tagli ai tribunali. Ed ora tocca anche alle corti d ' appello
La giustizia italiana deve continuare la sua cura dimagrante, i suoi costi sono ritenuti ancora elevati dallo Stato ed allora ecco profilarsi all'orizzonte un nuovo decreto che ridisegnera ' ancora la geografia giudiziaria. Nel mirino altri tribunali e qualche corte d ' appello, dopo l ' intervento del 2012 che ha portato alla chiusura di 30 tribunali e altrettante procure, di ben 667 uffici del giudice di pace e di 220 sezioni distaccate del tribunale. Al Ministero della Giustizia si sta gia ' lavorando in tal senso e pare che entro fine mese la Commissione, appositamente istituita con questo compito, rilascera ' la bozza del provvedimento che poi verra ' discusso e approvato dal Consiglio dei Ministri. Questa volta nel mirino del Governo ci sono in primo luogo le corti d ' apppello, con l ' obbiettivo di lasciarne in vita non piu' di una per regione, chiudendo tutte le sezioni distaccate. E forse si andra ' oltre, mediante "attribuzione di circondari o porzioni di circondari di tribunali appartenenti a distretti limitrofi, il numero delle Corti di appello esistenti, secondo i criteri oggettivi dell ' indice delle sopravvenienze, dei carichi di lavoro, del numero degli abitanti e della estensione del territorio, tenendo comunque conto della specificita ' territoriale del bacino di utenza. Ma anche altri piccoli tribunali potranno essere interessati da una riduzione , tenendo di mura l ' efficienza e la specializzazione delle funzioni e dei risparmi di spesa. In realta ' come abbiamo piu ' volte evidenziato, obbiettivo del Governo e ' non solo la riduzione della spesa ma anche e soprattutto portare avanti quella politica di privatizzazione della giustizia, in particolare quella civile, in atto ormai da tempo, emblematica della determinazione del legislatore di ridurre il piu ' possibile il proprio impegno nella giurisdizione pubblica.