MA L ' ANTITRUST AI NOTAI NON CI PENSA MAI ?
Avvocatura, continua il cursus dolorum... C'era una volta l'autunno caldo dei rinnovi contrattuali e degli aumenti di imposte e tasse per far fronte alle varie manovre finanziarie. Per l'avvocatura c'è da qualche anno a questa parte l'estate calda delle riforme, processuali e non, che ne erodono progressivamente ruolo, funzioni ed aree di competenza, con ciò rendendo sempre più aletaorio lo svolgimento e fors'anche la sopravvivenza della professione. Il 2015 non sfugge a quella che è ormai una regola, riservando agli avvocati sorprese più o meno amare e, soprattutto, confermando che quella forense è una categoria che conta sempre meno nei luoghi deputati alla legiferazione e all'esercizio dei poteri forti . La bocciatura dell’articolo 28 del ddl concorrenza da parte delle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, il cui testo originario dava agli avvocati la possibilità di autenticare gli atti di compravendita di immobili adibiti ad uso non abitativo dal valore inferiore ai centomila euro, rappresenta un brutto colpo per le aspettative di una categoria che dopo aver visto, come detto, erodere considerevolmente i settori di specifica competenza, confidava in una inversione di tendenza. Ed invece i notai, che evidentemente negli stessi luoghi hanno un peso specifico ben diverso e che sanno difendere assai meglio i propri interessi, potranno evitare quella che in fondo era una modesta apertura alla concorrenza auspicata dal Governo. Per loro è determinante difendere l'esclusività a prescindere dal riferimento a criteri di valore che per quanto muinimali potrebbero rivelarsi un cavallo di Troia. Ma questo, a quanto pare non è bastato, perchè ai notai non solo verrà confermato il diritto esclusivo ad autenticare ogni singolo atto di compravendita immobiliare nel Paese, ma verrà assegnato dallo stesso ddl concorrenza anche il registro delle successioni tenuto attualmente dai tribunali. Il che è come dire che in futuro per tutto ciò che riguarda questioni successorie, ad es. accettazioni di eredità o rinunce, non ci si dovrà più rivolgere ai tribunali ma ai collegi notarili ed ai notai. Alle problematiche sollevate dal ddl concorrenza altre ancora vanno ad aggiungersene a danno di questa nostra ormai negletta professione "grazie" alla nuova normativa in materia di Adr (alternative dispute resolution) per i consumatori, approvata dal Governo in attuazione della direttiva europea 11/2013. Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri, che ora dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, interviene a regolamentare le procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie, nazionali e transfrontaliere, concernenti obbligazioni contrattuali derivanti da contratti di vendita o di servizi tra professionisti stabiliti nell’Unione e consumatori residenti nell’Ue attraverso l’intervento di un organismo Adr. Il decreto prevede, tra l'altro, che le parti potranno partecipare alle procedure Adr senza obbligo di assistenza legale (e tale norma riguarda anche la mediazione nel medesimo ambito di rapporti consumeristici). Le parti dovranno inoltre essere informate del fatto che non sono obbligate a ricorrere a un avvocato o consulente legale, ma possono chiedere un parere indipendentemente o essere rappresentate o assistite da terzi in qualsiasi fase della procedura. Riservando una più approfondita disamina di questo secondo tema, c'è da sperare che relativamente al primo le rappresentanze istituzionali della categoria riescano ad andare oltre rituali comunicati stampa e improduttive lamentazioni. Le riserve di potere in favore dei notai vanno in tutt'altra direzione che quella della libera concorrenza, consolidando, al contrario, privilegi e formalismi. Nell’era di internet, del PCT, dell'abolizione delle tariffe forensi etc. etc., nel settore notarile la concorrenza è bandita e le tariffe fissate per legge. E quanto i notai sappiano incidere sul legislatore ce lo dimostra proprio la vicenda del dl concorrenza ! Ma l'Antitrust ai notai non ci pensa mai ?!?