NON SARA' SOPPRESSA LA SEZIONE DEL TAR DI PESCARA
La sede del Tar di Pescara non chiuderà. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri, rocando il provvedimento che prevedeva per fine luglio l'accorpamento degli uffici del capoluogo adriatico a quelli della sede aquilana. La decisione del Governo rappresenta motivo di grande soddisfazione sia per le esigenze degli utenti della fascia adriatica, sia a fronte della grave ingiustizia che sarebbe stata commessa chiudendo di fatto solo tre sedi distaccate (nella situazione di Pescara erano anche Latina e Parma) e lasciandone invece in vita altre solo per il fatto della coincidenza con sezioni distaccate di Corte d'Appello. Comprensibile l'esultanza del Coordinamento istituzionale costituito a difesa del Tar: «È stato di fondamentale importanza far comprendere al governo l’esigenza reale del territorio di potersi ancora avvalere di un ufficio giudiziario che ha sempre dato dimostrazione di saper svolgere con efficacia ed efficienza il ruolo che la Costituzione e le leggi assegnano ai propri organi statali. Il mantenimento della sede - ha commentato il sindaco Avv. Marco Alessanrini - e' un vantaggio per la comunita', alla luce anche dei dati concreti e studi scientifici compiuti dall'Universita' d'Annunzio circa la collocazione geografica, il carico di lavoro e l'organizzazione degli uffici pescaresi che abbiamo sottoposto al vaglio governativo e che danno anche il senso dell'efficienza del Tar Pescara la cui soppressione avrebbe determinato solo un aumento dei costi e dei sacrifici per la collettivita', senza apprezzabili vantaggi in termini di risparmi di spesa e di efficacia del servizio, come in un primo momento ipotizzato a fronte della razionalizzazione. Siamo felici - commenta infine il sindaco - che queste motivazioni e l'unione abbiano prodotto una decisione attesa, auspicata e finalmente vicina agli interessi delle istituzioni e comunita' locali.
