ANCORA L'ANTITRUST CONTRO IL CNF , QUESTA VOLTA PER LA PUBBLICITA' DEGLI STUDI SUL WEB
L'AGCM è ancora contro il CNF, questa volta per la normativa in tema di pubblicità sul web, in particolare perchè il codice deontologico entrato in vigore il 15 dicembre scorso consente l’attività di promozione professionale soltanto su «domini propri» degli studi legali, ritenendo illegittimo il ricorso a siti messi a disposizione da terzi. E questo dopo che l’Antitrust aveva invitato a eliminare la prescrizione per cui si configurerebbe come accaparramento di clientela il ricorso a piattaforme internet come “Amica Card”, che consentano al professionista di pubblicizzare l’attività del proprio studio dietro il pagamento di un compenso. Il Presidente dell'AGCM Pitruzzella ha ricordato che la pubblicità professionale è stata liberalizzata prima dalla riforma Bersani e poi dalla legge forense poi, anche mediante gli strumenti informatici. Per questo aveva ordinato al CNF di rimuovere dal suo sito web il parere 48/2012 relativo al caso Amica Card, provevdimento non rispettato dal Consiglio Forense. Secondo l’autorità, dunque, con il nuovo codice deontologico vengono inasprite le limitazioni introdotte con il parere 48/2012 all’impiego di un nuovo canale di diffusione delle informazioni relative all’attività professionale per veicolare la convenienza economica della prestazione. Il procedimento si concluderà entro centottanta giorni dalla notifica del provvedimento Agcm. Nella sezione DOCUMENTI il provvedimento dell'Antitrust