Punibile con la condanna pari al quintuplo delle spese di giudizio la condotta processuale caratterizzata dal riferimento a una sentenza della Cassazione citata a sproposito nel tentativo di indurre in errore il giudicante
Punibile con la condanna pari al quintuplo delle spese di giudizio la condotta processuale caratterizzata dal riferimento nell’ambito della domanda giudiziale a una sentenza della Cassazione citata a sproposito nel tentativo di indurre in errore il giudicante su quanto affermato dalla Suprema corte nella pronuncia, dovendosi ritenere che detta condotta processuale merita di essere opportunamente sanzionata ex art. 96 Cpc terzo comma e. Trattasi, secondo il Tribunale di Padova, di sintomo di ignoranza inescusabile dell’evoluzione della giurisprudenza o di dolo processuale. Insomma, prima di citare a sproposito o artatamente una pronuncia della SC ci sarà da leggersela bene e fare i propri conti. La sentenza è consultabile nella sezione SERVIZI - GIURISPRUDENZA