Spese di notifica, CPA e IVA sono da richiedere subito col precetto se non le si vuole perdere.
Chi vuole il rimborso delle spese di notifica del precetto, IVA e CPA deve chiederle subito o le perderà per sempre. Secondo la S.C. c’è infatti il divieto di frazionare in più richieste giudiziali il credito di denaro che sorge da un’unica obbligazione e chi lo infrange commette un abuso del processo. Non solo, ma secondo la S.C. non può essere tutelato dall’ordinamento giuridico l’interesse a promuovere l’azione esecutiva che ha per oggetto un credito di natura esclusivamente patrimoniale quando l’entità del valore economico risulta oggettivamente minima. È quanto si legge nella sentenza 4228/15c che afferma il principio, noto, per cui la pretesa relativa al pagamento delle spese di notifica del precetto va formulata con il precetto stesso per consentire al debitore di prenderne cognizione, con divieto di aggravare la posizione del debitore con una pluralità di azioni esecutive per lo stesso credito. Le motivazioni nella sentenza n. 4228/2015 consultabile nella sezione SERVIZI – GIURISPRUDENZA di www.anfpescara.it