Audizione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando in Commissione Giustizia del Senato della Repubblica - 23 Aprile 2014
Nel corso dell'audizione il Ministro Orlando ha evidenziato le criticità del sistema giustizia, prospettando interventi diretti ad affrontare in particolare quattro emergenze: a) LA CONDIZIONE DELLE CARCERI - b) LA GIUSTIZIA CIVILE: TENTATIVO DI RIDURRE L’ARRETRATO. IL PROCESSO CIVILE TELEMATICO. TENTATIVO DI COINVOLGERE L’AVVOCATURA - c) PERSONALE AMMINISTRATIVO ED ORGANIZZAZIONE DELLA “MACCHINA GIUSTIZIA” - d) AFFINAMENTO DEI MEZZI PER IL CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E DEI RELATIVI PROCESSI DI ACCUMULAZIONE PATRIMONIALE. In merito alla giustizia civile il Ministro, preso atto dei suoi inaccettabili ritardi e della necessità di trovare rimedi, ha fatto cenno a misure per favorire la composizione dei conflitti in via stragiudiziale e per deflazionare il contenzioso, in particolare, nell’immediato, con un progetto che introduca nell’ordinamento disposizioni idonee a consentire, da un lato, la riduzione del contenzioso civile attraverso la possibilità del trasferimento in sede arbitrale di procedimenti pendenti dinanzi all’autorità giudiziaria e, d’altro lato, la promozione, in sede stragiudiziale, di procedure alternative all’ordinaria risoluzione delle controversie nel processo. Si parla di introdurre la procedura di negoziazione cogestita dagli avvocati delle parti e volta, con il loro apporto professionale, al raggiungimento di un accordo conciliativo che, da un lato, eviti il giudizio e, dall’altro, consenta la rapida formazione di un titolo esecutivo. Una volta messa in moto, il Ministro ha in animo di estenderla alle separazioni e ai divorzi consensuali, prevedendo che l’accordo dei coniugi assistiti dagli avvocati superi la necessità dell’intervento giurisdizionale (tranne nei casi di presenza di figli minori o portatori di grave handicap). Altro tema affrontato è quello della degiurisdizionalizzazione. Secondo il Guardasigilli, "anche in materia di volontaria giurisdizione potrebbe estendersi la scelta, sottesa alla legge 340/2000, che ha demandato ai notai l’omologazione degli atti societari, prima attratta nella giurisdizione del giudice civile. In particolare, potrebbero assegnarsi ai notai le autorizzazioni a compiere gli atti da ricevere nelle forme dell’atto pubblico e che riguardano minori ed incapaci". Un ulteriore settore da affidare ai notai potrebbe essere costituito dagli adempimenti attualmente svolti dal cancelliere in materia di successioni. Ed ancora, riprendendo in parte il disegno di legge Cancellieri, introdurre misure per accelerare il processo esecutivo. Come ho già detto, la riduzione dell’arretrato e la prevenzione della sua formazione ha come mezzo indispensabile la piena informatizzazione della giustizia civile. Quanto al processo telematico il Ministro ha confermato la scadenza del 30 giugno, sdata che permetterà anche di verificare "quanto gli operatori della giustizia siano disponibili al cambiamento con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del deposito telematico degli atti endoprocessuali". Dulcis in fundo, rilevato che una delle cause dell’inefficienza della giustizia italiana è costituita da un rapporto tra il numero degli avvocati e il numero degli abitanti molto più elevato rispetto a quello presente negli altri paesi europei, è nell'aria una una nuova regolamentazione dell'accesso alla professione forense mediante la previsione di un numero programmato basato sulla valutazione dell’offerta formativa prevista dalla legge di riforma dell’ordinamento della professione forense, con la finalità di garantire un livello di formazione adeguato dei futuri avvocati. NELLA SEZIONE DOCUMENTI IL TESTO INTEGRALE DELL ' INTERVENTO DEL MINISTRO ORLANDO